Diario di un sogno realizzato
Rosario Buenos Aires 2008
I° Giorno Missione Argentina Larrivo a Rosario
Sembra che a Rosario non piova da mesi
Oggi 5 Novembre 2008 arriva il DRAGONE a Rosario sotto un temporale
La squisita ospitalità del personale del Club LAS VELAS di Rosario che ci ospita supera tutte le difficoltà di trasferimento del DRAGUN dal camion al deposito sul RIO PARANA.
Domani lequipaggio sarà presente al consolato italiano, allassociazione Dante Alighieri, Associazione Liguri nel Mondo e alla Municipalità della città per far conoscere la realtà del DRAGUN, di Camogli, della Liguria e dellItalia.
Dopo la visita alla città di Rosario, lequipaggio prenderà confidenza con il fiume che in questo periodo è particolarmente vivace nella corrente.
La partenza della prima tappa per ARROJO SECO è prevista per sabato 8 Novembre di prima mattina per poter remare sul fiume PARANA un ore fresche dato che le giornate sono particolarmente calde.
Il morale è alto
. Lospitalità eccellente
.. siamo pronti per la sfida con il fiume!!!!
II° Giorno - Missione Argentina
Oggi 7 Novembre 2008, giornata dedicata agli incontri ufficiali con autorità e associazioni italiane di Rosario.
Sotto la puntuale regia di Giampaolo Carrea, Coordinatore per lArgentina della Consulta Regionale della Liguria, il gruppo ha iniziato gli incontri ufficiali con il Console Italiano a Rosario Dott.Claudio Miscia presso il Consolato Italiano di Rosario posto in una villa stile coloniale costruita ai primi del Novecento da un emigrante ligure.
Lincontro formale ha assunto subito un carattere amichevole sia per la presenza del nostro gruppo e sia per il messaggio che porta.
Lincontro più emozionante e suggestivo per tutti noi è stata la visita alla Scuola Dante Alighieri, una delle più prestigiose scuole private argentine che ospita circa 2000 studenti; il gruppo si è suddiviso nelle diverse classi con un contatto diretto con i bambini che si è rivelato assai emozionante e pieno di significato.
Le visite ufficiali sono continuate con lincontro con lAssociazione Ligure di Rosario dove erano presenti delegazioni di medesime associazione venute per incontrarci da altre città tra cui Santa Fé, Cuminos e La Pampa e di questultima erano presenti alcuni elementi della corale che allinizio dellestate scorsa aveva portato uno spettacolo corale al Portofino CULMV.
Lultimo incontro ufficiale si è tenuto presso il Municipio di Rosario dove è avvenuto il rituale scambio di omaggi e da parte del Gruppo è stata lasciata la sacca del marinaio con il messaggio di pace su pergamena unitamente ad una lettera che lUNICEF di Genova ha affidato al Gruppo per tutti i Sindaci dei centri dove U DRAGUN sosterà durante la missione in Argentina.
Il battesimo del fiume è stato positivo avendo nel pomeriggio fatto una breve uscita per testare la corrente e prendere confidenza con le peculiarità del Rio Parana, nonché scaldare i muscoli dellequipaggio per la partenza di domattina alla volta di Arroyo Seco.
Note di cronaca:
- temperature sempre al di sopra delle medie stagionali si attesta su circa 32 °C
- il tempo è eccellente ma tutti parlano di una burrasca in arrivo nei prossimi giorni
- il furgone noleggiato per seguire gli spostamenti da una località allaltra ci ha lasciato improvvisamente (iniettori andati) obbligandoci pertanto a richiederne limmediata sostituzione
. Speriamo bene!
III° Giorno - Missione Argentina
Siamo partiti finalmente!!!!!
I° Tappa dellavventura in Argentina: da ROSARIO a ARROYO SECO (32 chilometri).
Il gruppo è composto da 18 rematori ma, come tutti sanno, il DRAGUN prevede 12 rematori più il timoniere ed il prodiere; inoltre, ci sono le esigenze logistiche che riguardano gli spostamenti dei nostri effetti personali da una tappa allaltra con il famoso pulmino noleggiato (che ci è stato sostituito con grande sollievo per tutti) che richiedono almeno tre persone dedicate per la guida, il carico/scarico dei bagagli; si rende pertanto necessaria una turnazione alla voga dei membri della spedizione.
Inoltre la Prefetura Naval di Rosario (equivalente della nostra Capitaneria di Porto) ha preteso che sul Dragun viaggiasse un pratico (una sorta di pilota esperto del fiume) e pertanto il buon amico Oscar Schiappapietra, Presidente del Centro Ligure di Rosario e velista esperto del fiume, si è offerto di accompagnarci per le prima due tappe della missione.
La partenza è avvenuta alle 08.00 circa alla presenza degli amici di Rosario alcuni dei quali ci hanno seguito per un tratto di fiume con mezzi propri.
Le condizioni meteo, ancora una volta, sembravano offrirci una giornata meravigliosa: sole, cielo azzurro con qualche nuvola allorizzonte.
La prima ora di navigazione è stata agevole, con la corrente a favore che ci permetteva di mantenere una notevole velocità di circa 6 nodi.
Poi, allimprovviso, ciò che temevamo e che i locali ci avevano preavvisato: il cielo è diventato scuro e si è alzato il vento tipico di questa zona ovvero il Pampero, da sud-sudovest quindi a sfavore del nostro percorso. Ed il vento non era esattamente una brezza
Ovviamente la nostra velocità si è ridotta sensibilmente unitamente anche alla stanchezza dei rematori.
Tuttavia, nonostante il tempo non favorevole, siamo giunti ad ARROYO SECO (scortati dalla pilotina della Prefetura Naval) circa a mezzogiorno.
Laccoglienza di questa piccola cittadina è stata commovente: le autorità, i soci del Club Nautico e parecchi abitanti ci hanno accolto e mostrato un calore inaspettato.
Abbiamo avuto la rituale cerimonia dello scambio di omaggi con il Sindaco e con grande sorpresa ad ogni rematore è stata donata una medaglia con il simbolo di Arroyo Seco.
Ulteriore nota di emozione è stato lincontro con Juan Traverso, emigrante di 4° generazione della zona Valpolcevera, che parlava a tutti noi in un perfetto genovese stretto (pur senza conoscere e parlare litaliano).
IV° Giorno - Missione Argentina
II° Tappa dellavventura in Argentina: da ARROYO SECO a VILLA COSTITUCION (30 chilometri).
Partenza canonica alle ore 8,00 alla volta di Villa Costitucion con un tempo splendido ed un leggero vento di sud-sudovest ancora in compagnia dellamico Oscar.
Ala partenza numerosi abitanti di Arroyo Seco hanno salutato il DRAGUN ed un paio di canoisti ci hanno seguito per un tratto di fiume.
Il fiume Parana è impressionante per la sua maestosità e grandezza
.. e infidia!
Ma che cosa è il DRAGUN senza un po di adrenalina e avventura?
Ebbene si, nonostante la presenza del pratico del fiume ci siamo insabbiati!! Un banco di sabbia stranamente in zona non segnalata ha fermato la remata dei dragonauti. Nulla di grave ma qualche minuto di preoccupazione ha coinvolto tutti i membri dellequipaggio che a forza di braccia sono riusciti a risolvere la situazione e far riprendere la via al Dragun.
Passato il pericolo, la tappa è continuata senza intoppi in un paesaggio incredibile, tra capanne di pescatori e contadini ed una grande varietà di vegetazione. Il percorso ci ha consentito di passare da un canale laterale del fiume che ha ridotto la maestosità del fiume ma ci ha fatto conoscere meglio la realtà locale avendo ridotto la distanza con le sponde del fiume e mostrandoci anche lArgentina campesina non proprio ricca e sviluppata.
Larrivo a Villa Costitucion è stato ancora una volta emozionante: una grande ospitalità, un calore umano inimmaginabile tra gli applausi dei soci del Club Nautico!!!
Nel frattempo, uno speciale sul DRAGUN con intervista è stato trasmesso da una rete televisiva di Rosario su un programma specializzato in sport nautici.
Ed anche qui a Villa Costitucion abbiamo rilasciato intervista ad una emittente televisiva, una radio ed un giornale locale.
Il Club Nautico è splendido, attrezzato con una spiaggia magnifica
.. con una curiosità: una rete di protezione per evitare che i palometas (una sorta di piranha) arrivino in spiaggia
. Tutti i valorosi e coraggiosi dragonauti si sono bagnati nelle acque (non esattamente cristalline
. Visto il colore marroncino) del fiume Parana!!!
Nota di cronaca:
- Temperatura di circa 34 °C
. mai vista in questa stagione in Argentina.
- Prevista cena offerta dal Centro Argentina dei Liguri
. Per la 4 volta di seguito: EMPANADAS e ASADO
. Qualche dragonauta teme la gotta!!!!!
V° Giorno - Missione Argentina
III° Tappa dellavventura in Argentina: da VILLA COSTITUCION a SAN NICOLAS (20 chilometri).
Lamico Oscar Schiappapietra, il pratico di fiume, non ci accompagna più nella nostra avventura (doveroso rientro alla vita professionale di avvocato).
Contrariamente alla tradizione del DRAGUN (e del vecchio sentire dei vecchi marittimi dei tempi dei bastimenti a vela) che professava lassoluto divieto di presenza femminile a bordo ma comunque per rendere merito alla ospitalità e calore della gente argentina, oggi abbiamo rotto la tradizione ed abbiamo avuto lonore di avere a bordo una campionessa olimpionica argentina di canottagio, Dolores Amaya, che ha remato con il gruppo per la tappa.
Siamo sinceri
la tappa di oggi è stata leggera per la brevità e per le eccellenti condizioni meteorologiche
ma non ci lamentiamo anzi
ci saranno tempi peggiori e tappe più lunghe ed impegnative (mugugno libero
.). Inoltre la presenza della ragazza a bordo ha determinato uno sforzo maggiore di alcuni macho dragonauti che remando con più vigore per mettersi in mostra hanno consentito al DRAGUN di terminare la tappa in tempi record.
Da citare oggi la cena in nostro onore offertaci ieri sera dalla comunità italiana di Villa Constitucion: cena squisita (ndr
. Manco a dirlo menu a base di EMAPANADAS e ASADO) e calore umano ancora una volta commovente ed inimmaginabile.
Hanno anche organizzato uno spettacolo musicale e danzante in nostro onore con balli tipici della tradizione italiana che hanno coinvolto alcuni di noi.
Per ricambiare non ci rimaneva che intonare il nostro cavallo di battaglia MA SE GHE PENSU di fronte ad una platea emozionata; ovviamente, nel pieno spirito del DRAGUN, per stemperare la serietà e commozione venutasi a creare dopo la bellissima canzone MA SE GHE PENSU, abbiamo intonato alcuni passaggio di stornelli tipici genovesi (che voi tutti sapete non essere sempre esattamente sobri, puliti ed eleganti) negando la traduzione a chi non avesse compreso il significato ma provocando grande ilarità e gioia da parte di tutti.
Note di cronaca:
- le condizioni meteo continuano ad essere propizie con temperature sempre alte e leggero vento
- le condizioni dei dragonauti appaiono buone, in generale: sono apparse le prime ciocche sia sulle mani che su altre parti del corpo (vi lasciamo immaginare quali
.); quello che accumuna tutti noi è una sorta di effetto buccia di arancia sulla pelle scoperta da vestiti causate dalle centinaia di punture di zanzare che ci perseguitano sia di giorno durante le remate che di notte (ed alcune vengono con noi in valigia
..).
VI° Giorno - Missione Argentina
IV° Tappa dellavventura in Argentina: da SAN NICOLAS a RAMALLO (35 chilometri).
Come ci si aspettava, la tappa di oggi è stata dura, sia per la distanza da percorrere e sia per il fatto che tutto il percorso si è sviluppato nel corso principale del Rio Parana con lormai costante e non benvenuto vento di sud sudovest.
Il vento abbastanza forte e sempre di prua ha messo a dura prova i muscoli dei dragonauti che, come da tradizione ed aspettative, hanno reagito positivamente sfoderando energie forti allorché inaspettate.
Ma oggi è stata una giornata indimenticabile
con la sola giornata di oggi tutti noi abbiamo già raggiunto la piena soddisfazione per le nostre menti ed i nostri cuori!
Iniziamo dal principio:
Quando eravamo ancora in avvicinamento abbiamo avvistato una motovedetta della Prefetura Naval e, come da tradizione italiana, ci siamo detti facciamo finta di niente, non guardateli
. In teoria dovremmo avere a bordo un pratico argentino, in pratica siamo autodidatti del fiume Parana!!!
Ma la strategia sembrava non funzionare e la motovedetta ci ha messo la prua addosso
Con grande sorpresa, una volta affiancato il DRAGUN, dalla motovedetta è spuntata una bandiera italiana e dal megafono del Capitano della motovedetta è partito linno dItalia: che dire, una emozione incredibile, una sorpresa bellissima.
I dragonauti hanno immediatamente intonato a gran voce le parole dellinno nazionale creando una atmosfera densa di emozione ma anche una certa perdita di sincronia nella vogata (abbiamo scoperto che cantare e remare allo stesso tempo non è cosa facile!!).
Dopo lo sbandamento iniziale, abbiamo ripreso con maggior vigore la vogata scortati fino al Club Nautico di Ramallo.
E allarrivo al Club, abbiamo avuto conferma delle ragioni che ci spingono a remare e portare il DRAGUN per il mondo: un vociare distante, sempre più forte alla nostra entrata nel piccolo porticciolo di Ramallo
tutti noi, remando di spalle e non potendo vedere da dove arrivava quello strano acclamare ci guardavamo stupiti
.
Un centinaio di bambini delle scuole elementare di Ramallo ci aspettavano sul molo acclamandoci come dei famosi campini sportivi e gridando a gran voce ITALIA ARGENTINA UN SOLO CORACON (cuore)
. Incredibile, a qualcuno di noi si è strozzata la voce e gli occhi si sono fatti lucidi.
Unaccoglienza che ripaga di tutta la fatica, delle difficoltà per organizzare la missione in Argentina, una emozione che non trova le parole per essere scritta!
E non finisce qui
.. assalto dei bimbi a tutti i rematori per avere autografi, per stringere la mano, per chiedere dellItalia e degli italiani
.
Mi rendo conto di non riuscire a rendere lidea con queste parole
ma credetemi se vi dico che nulla ci avrebbe potuto rendere più felici ed orgogliosi del DRAGUN, di Camogli e del messaggio che portiamo nel mondo.
VII° Giorno - Missione Argentina
V° Tappa dellavventura in Argentina: da RAMALLO a SAN PEDRO (48 chilometri).
Come annunciato la tappa era difficile sia per la lunghezza notevole sia perché percorsa per la maggior parte sul corso principale del Rio Parana e non attraverso canali laterali. Che dire
.. Tutti noi diciamo che il buon Ido ci ha dato una grossa mano da lassù ad affrontare la giornata: il famoso e fastidioso e infido vento di sud-sudovest ha voluto fare una pausa e pertanto la vogata si è svolta in condizioni meteo eccellenti. La temperatura è ancora alta (nel pomeriggio si arriva tranquillamente a 35 gradi) ma partendo presto di mattina riusciamo ad evitare le ore più calde della giornata.
La motovedetta della Prefetura di Ramallo ci ha scortato per 10 chilometri di percorso.
Ancora emozionati ed esaltati per la splendida accoglienza delle scolaresche e degli abitanti di Ramallo, contavamo su simile accoglienza anche a San Pedro: purtroppo non si è rivelata tale ma forse, sinceramente, è stato meglio così essendo veramente stremati dalla fatica .
La città di San Pedro si è poi svegliata ed abbiamo avuto gli incontri ufficiali con le Autorità, interviste a stampa e televisione (a tal proposito andate a vedere sul sito www.sanpedroinforma.com.ar e troverete lintervista).
Ancora una nota circa Ramallo.
In serata abbiamo avuto una cena con la comunità italiana presso la sede dellAssociazione Italiana. Ed abbiamo avuto ulteriori grande sorprese ed emozioni: spettacolo di bambini con canti e balli tipici argentini ma soprattutto la consegna da parte del Sindaco di Ramallo del decreto comunale in originale che stabilisce il giorno 11 Novembre, in occasione della visita del DRAGUN, giorno di importanza ed interesse per tutta la popolazione e che onora tutto lequipaggio del DRAGUN con una sorta di cittadinanza onoraria!....... altri occhi lucidi
. Non ne possiamo più!
Domani (in realtà oggi giovedi 13 Novembre) siamo in giornata di riposo a San Pedro
. E ne approfitteremo per riposarci e prepararci per le prossime tappe!
VIII° Giorno - Missione in Argentina
Ieri, come annunciato, giorno di risposo a San Pedro.
E nonostante non si sia remato, abbiamo comunque qualcosa da raccontarvi.
Benché onorati dallospitalità degli italo-argentini delle varie associazioni italiane, dobbiamo ammettere che la dieta tipica argentina a base di EMPANADAS e ASADO ha reso alcuni di noi particolarmente nervosetti e suscettibili
.. nulla da eccepire, ma come ben noto noi italiani siamo abituati ad una certa varietà di alimentazione.
Abbiamo pertanto approfittato della giornata di riposo per organizzare una focaccettata globale
. Si, avete capito bene
. Focaccette al formaggio in quantità industriale: il povero (perché messo sotto a lavorare) ma bravissimo Franco Marcialis ha prodotto circa 120 focaccette che hanno reso tutti più felici e sereni.
La sera siamo stati invitati dalla Associazione Italiana di San Pedro per un aperitivo
.. senza empanadas e asado
.. UNA GIORNATONA!!!!!
In occasione dellincontro con lAssociazione Italiana di San Pedro, Bernardo Ginocchio ha sfoderato lennesima versione di MA SE GHE PENSO ed ormai è pronto ad essere scritturato dalla versione locale televisiva della CORRIDA!!
Soliti scambi di cortesie e regali con le autorità tra il calore crescente degli abitanti del paese.
IX° Giorno - Missione in Argentina
VI° Tappa dellavventura in Argentina: da SAN PEDRO a VARADERO (25 chilometri).
Ancora una volta contiamo sulla partecipazione, di Dolores Amaya, olimpionica argentina di voga, che essendosi innamorata del DRAGUN (e magari di qualche dragonauta) ha voluto essere presente in questa ulteriore tappa.
La tappa è stata agevole sia per le solite eccellenti condimeteo (cielo limpido, temperature ferragostane e zero umidità) sia perché per la prima volta abbiamo avuto un po di vento del nord che ci ha spinto, unitamente alla corrente del canale secondario Varadero, fino a destinazione con velocità di circa 11 km/ora!
Si, va bene, lo ammettiamo: una passeggiata!! Però domani ci aspetta una tappa impegnativa e poi, una volta arrivati al Plata, non saremo più sul fiume ma sulloceano con parecchio traffico mercantile che sicuramente ci renderà la vogata tuttaltro che agevole. Ce la godiamo finché è possibile.
Siamo stati immediatamente ricevuti dal Sindaco di Varadero con lusuale scambio di doni alla presenza dei rappresentanti della locale Associazione Italiana (ma esiste un paese in Argentina senza Associazione Italiana? Mah
...).
Stasera saremo ospitati dal Circolo Evangelico German Frers e, udite udite, avremo pizza e birra a cena
. In preparazione per la tappa dura di domani!
X° Giorno - Missione in Argentina
VII° Tappa dellavventura in Argentina: da BARADERO a LIMA (35 chilometri)
. ANNULLATA!!
E inutile che vi dica quel fosse , in teoria, larmo di voga
la tappa di ieri Sabato 15 Novembre è stata annullata.
Finalmente, il Pampero (il famoso vento di sud-sudovest) che credevamo di aver già conosciuto si è mostrato in tutta la sua imponenza.
Al nostro risveglio ci siamo resi conto che qualcosa era cambiato:
la temperatura si è abbassata repentinamente a circa 10 gradi (alle 7 di mattina), il cielo si è riempito di nubi ed il vento ha fatto il resto. Onde e corrente praticamente contraria alla direzione del Rio Parana hanno fatto venire il dubbio se era il caso o no di proseguire con la tappa programmata.
Come se niente fosse (si fa per dire) ognuno di noi ha tirato fuori dalle proprie valigie quello che fino ad ora non si sognava di usare: felpe, pile, giacche a vento e cerate
.
Siamo andati al Club (a Varadero dormivamo parecchio distante dal Club Nautico dove era ormeggiato il DRAGUN) per vedere le condizioni del fiume e, sinceramente, facevano paura
. Breve riunione tra di noi e si decide di rimandare la partenza a mezzogiorno sperando in un miglioramento delle condizioni meteo.
Alcuni di noi si sono anche recati negli uffici della Prefetura Naval per avere un riscontro di previsioni meteo suscitando sorpresa ed ilarità da parte dei funzionari della capitaneria (pare che le previsioni meteo qui si facciano aprendo la porta e guardando il cielo).
Nel frattempo arrivavano notizie che nel tratto da percorrere del RIO PARANA cerano onde di 1 metro
..
A mezzogiorno si è presa la sofferta decisione di rinunciare alla tappa e di unire due tappe in un'unica tappa per recuperare la giornata persa
ovviamente nella speranza che le condizioni migliorassero durante la notte.
La giornata di è trascinata tra lo scoramento del gruppo alterando momenti di ilarità (qualcuno di noi ha improvvisato una partitella di pallone con un pallone da basket con risultati decisamente nocivi alla salute
. Specialmente per quelli che colpivano di testa!) a momenti di neghitto totale (leggasi dormite in ogni angolino appetibile).
Abbiamo comunque avuto piacevolissime sorprese incontrando numerosi italo-argentini desiderosi di avere una chiacchierata con noi.
Ed è doveroso citare lincontro speciale con la famiglia Verdina di Varadero il cui decano aveva aperto una fabbrica di dulce de leche chiamando il prodotto CAMOGLI (ed abbiamo avuto in originale letichetta che veniva posta su tale prodotto)
.. alcuni do noi si sono recati a casa dei Verdina (una sorta di museo) e con grande piacere hanno visto foto di Camogli esposte tra cui quella famosa della cattura di un pesce rinoceronte si notevoli dimensioni.
Nonostante la temperatura bassa e lannullamento della tappa, il morale rimane alto e siamo tutti desiderosi di arrivare a Buenos Aires
XI° Giorno - Missione in Argentina
VII° Tappa dellavventura in Argentina: da BARADERO a ZARATE (55 chilometri)
A causa dellannullamento della tappa di ieri, abbiamo unito due tappe insieme per recuperare la giornata persa.
Le condizioni meteorologiche hanno nuovamente avuto un repentino cambio: cielo sereno, calma piatta e temperatura accettabile!
La tappa è lunga
. E forse il giorno di forzato riposo ci ha rammollito invece che farci riposare.
La prevista fermata a Lima si è limitata ad una sosta di unora circa per pranzare e cambiare alcuni membri dellequipaggio.
Remare dopo pranzo e sotto il sole non è agevole né piacevole
. I mugugni a bordo si sono moltiplicati a causa della stanchezza e del caldo ed il nostro Capitano Andrea Costa ha dovuto più volte imporsi per riportare la calma tra i rematori.
Ma ancora una volta ciò che stimola tutti noi a remare duro sta nei nostri cuori e non solo nelle nostre braccia; in prossimità di Zarate alcune barche ci sono venute incontro con bandiere italiane ed argentine, incitandoci a gran voce. E come per miracolo, tutti noi abbiamo ritrovato lenergia e la forza della remata
. A tal punto che su richiesta delle locali autorità abbiamo fatto una passaggio ulteriore davanti alla cittadina dovendo remare poi contro corrente per entrare nel porticciolo che ci ospitava.
Ed entrando nel porticciolo, centinaia di persone che ci applaudivano ed acclamavano. Neanche il tempo per disarmare il DRAGUN e ci siamo trovati circondati da italo-argentini desiderosi di parlare con noi, di stringere le nostre mani, dicendoci i loro cognomi italiani per avere conferma che ne conoscevamo le origini!
Nuovamente emozioni che difficilmente si possono descrivere a parole.
Siamo stati immediatamente ricevuti dalla locale associazione italiana e siamo stati premiati da un olimpionico del Club Canottieri di Zarate (uno dei migliori dellArgentina): non si sentiva più stanchezza ma solo il grande onore di rappresentare il Gradun, Camogli e lItalia davanti ai nostri emigranti!
La giornata (quel poco che rimaneva visto che siamo arrivati alle 6 dl pomeriggio) è proseguita piacevolmente insieme ai soci della locale Società Italiana.
In occasione della nostra visita, ci hanno prenotato dei palchi di onore nel teatro di Zarate (di proprietà e gestito appunto dagli italiani) per vedere il musical hollywoodiano CATS. Bello
. Anche se, per dovere di cronaca, qualcuno di noi (parecchi
.) si sono arrembati ai muri dei palchi colti da una improvvisa ma giustificata sonnolenza.
Qualcuno ha anche iniziato a russare ma è stato prontamente stoppato grazie alle gomitate dei pochi svegli!
Dopo lo spettacolo abbiamo avuto la cena con lAssociazione Italiana: ASADOOOOOOO!!!! E poi
Ma se ghe pensu (versione melodrammatica) ed altri stornelli genovesi
tutto come da copione tra abbracci con i nostri emigranti!
XII° Giorno - Missione in Argentina
VIII° Tappa dellavventura in Argentina: da ZARATE a BELEN DE ESCOBAR (35 chilometri).
Come sarebbe bello se tutte le tappe fossero come questa da Zarate a Belen de Escobar!
Non eccessivamente lunga, il cielo sereno e assenza di vento
anzi un leggerissimo vento che spingeva da poppa!
Ci siamo bevuti la tappa in scioltezza, consci di doverne approfittare perché i cambi meteorologici qui sono estremamente repentini e imprevedibili.
Siamo stati accolti con grandi onori dal locale Club de Remo y Nautica il cui Presidente si è prodigato per rifocillarci immediatamente al nostro arrivo a base di tramezzini e bibite
. Grande sollievo nel vedere che non ci proponeva lASADO!
Dopo pranzo, in attesa degli inviati di una televisione locale, ci siamo rilassati (leggasi = dormito !!) chi tra le palme, chi tra le canoe anche perché il Club dista circa 12 km dal centro cittadino dove andremo a dormire.
Davanti alla telecamera della locale televisione abbiamo avuto lo scambio di doni con il Club Nautico e rilasciato lormai usuale intervista.
Poi, finalmente siamo andati in paese a visitare la locale scuola Dante alighieri dove abbiamo avuto lincontro con tutti gli studenti, dalle elementari alle medie superiori.
Ancora una volta lemozione è stata grande e malcelata dalla stanchezza che inizia a farsi sentire.
Poi un paio dore di riposo ed infine la cena con la locale Associazione Italiana con menu italiano con pasta al sugo e pollo (ovviamente asado
nel senso del modo di cucinarlo). Canti, balli, scambi di doni con il rappresentante del Municipio e con la Presidentessa dellAssociazione italiana.
Tutto bene
il solito e sempre benvenuto grande calore dei nostri emigrati e dei loro figli e nipoti!
XIII° Giorno - Missione in Argentina
IX° Tappa dellavventura in Argentina: da BELEN DE ESCOBAR a TIGRE (35 chilometri).
Vi ricordate che vi parlavo della repentina variabilità delle condizioni meteo sul fiume??
Oggi ne abbiamo avuto la prova definitiva.
Siamo partiti da BELEN de ESCOBAR e le prime due ore son filate lisce con corrente a favore ed un leggero vento contrario.
Poi, a partire dalla terza ora ed una volta imboccato il canale per Tigre, il vento si è alzato forte ed impetuoso (manco a dirlo quello di sud-sudovest e quindi direttamente contrario al nostro remare). Ma non finisce qui! Sul Plata nel frattempo si è alzata la marea con il risultato che la corrente sempre amica ed a favore ha cambiato completamente direzione. Che fatica!!!!
A peggiorare la situazione ha contribuito anche le incomprensioni circa le distanza ancora da percorrere
. Insomma un vero calvario!
Ma siamo riusciti ad arrivare a Tigre (sinceramente splendida cittadina) tra gli applausi dei locali, scortati dalla Prefetura Naval e ricevuti dal locale Club Canottieri Italiani!
Stremati dalla fatica e ragionevolmente affamati, abbiamo pranzato nella splendida sede del Club con la presenza di un gruppo di amici italo-argentini appositamente arrivati da Pergamino (cittadina parecchio distante da Buenos Aires).
Purtroppo dopo pranzo, la Prefetura Naval ci ha chiesto di spostare il DRAGUN in zona più tranquilla e sicura: un ulteriore chilometro che ci ha veramente spezzato le braccia, schiene e mente! Un chilometro fatto più con il cuore che non con i nostri muscoli!
Domani ultima tappa ed abbiamo appena terminato una riunione tra di noi per la strategia per larrivo a Buenos Aires di domani, remando ormai in mare e non più sul fiume. Siamo fiduciosi che il nostro Capo ci darà una mano, ancora una volta!
XIV° Giorno - Missione in Argentina
X° Tappa dellavventura in Argentina: da TIGRE a BUENOS AIRES (30 chilometri). LULTIMA!!!!!!
I gloriosi e valorosi 18 membri della spedizione in Argentina sono finalmente giunti alla agognata meta : BUENOS AIRES!!
Andrea Costa
Francesco Balocco
Manlio Ginocchio
Luca Balocco
Mino Pirchi
Cesare Baldini
Luca Imbagliazzo
Antonio Leverone
Cesare Baldini
Adriano Battistone
Paolo Balocco
Mauro Usai
Mario Laneri
Enzo Gelardi
Bernardo Ginocchio
Giorgio Piccinino
Franco Marcialis
Gian Seravalli
Franco Carretto
Questi i nomi degli eroi di Argentina
. Perché di eroi si deve parlare.
Cominciamo dal principio.
Per necessità logistiche, per poter meglio riposare e smetter di dormire su materassini ed in sacco a pelo, la scorsa notte ci siamo sistemati già in Hotel a Olivos, quartiere di prestigio di Buenos Aires, ben distante da TIGRE.
Dopo la batosta di ieri (ovvero lincredibile fatica nel dover remare con vento e corrente contrari alla nostra marcia) e dopo aver fatto una riunione, si era deciso la sera prima di alzarsi allalba (ore 5,15) per prendere un treno per TIGRE (durata percorso circa 40 minuti) e poter quindi partire al più presto.
Immediatamente, uscendo dallHotel ci siamo resi conto che non sarebbe stata una giornata facile. Il vento continuava a soffiare forte e nella direzione sgradita.
Ci sono piccole cose, nella vita, che ti danno una forza inaspettata e ti riempiono di orgoglio: allarrivo alla stazione di TIGRE, ad aspettarci, abbiamo trovato una nostra concittadina di Camogli, Alicia De Gregori con un pacchetto di dolci per la nostra colazione: che dire
. Un gesto che ci ha dato la carica per affrontare la giornata!
Il Rio si presentava invitante: la corrente andava nel verso giusto, ovvero a nostro favore, ed il vento non sembrava poi così forte.
Inoltre, da noi interpellata, la Prefectura Naval ci diceva che le condizioni meteo-marine erano buone e che sul Rio de la Plata (il delta del Rio Parana che incontra il mare) non cerano problemi di navigabilità.
Ed allora, forza!! Ancora una volta e per lultima ci siamo messi ai remi affrontando la giornata.
Il prima tratto di canale con corrente a favore ci ha illusi: una volta arrivati alla confluenza con il mare, le condizioni si sono fatte quasi proibitive.
Il vento e le onde (non tanto alte ma quanto mai fastidiose) hanno sfiancato immediatamente gli uomini, peraltro ancora non del tutti recuperati dalla tappa precedente già descritta. Man mano che uscivamo dal Rio verso il mare, ci rendevamo conto che cera bisogno di una marcia in più; ed i dragonauti hanno risposto allappello!
Le onde ormai di discreta forza, spesso entravano dai bordi del DRAGUN ed abbiamo visto sparire il drago di prua sotto lacqua parecchie volte.
E poi, la ciliegina sulla torta: abbiamo preso una secca non segnalata
i volti dei dragonauti, credetemi, erano un misto tra timore, incredulità e tenacia: così vicini alla meta e così tanti ostacoli da superare.
Quella forza residua generata non più dai muscoli ma dal cuore, ha compattato il gruppo! Siamo riusciti immediatamente ad allontanarci dalla secca e, di comune accordo, di prendere la via per un riparo temporaneo dove riposare (perché credetemi non era possibile fermarci in mezzo al mare per riposare!). Siamo finalmente arrivati ad Olivos, grazie ai bordeggi di Andrea Costa per poter sfruttare almeno un poco la forza delle onde e del vento.
Siamo quindi entrati nel Club Nautico di Olivos, non annunciati,,,, ma ricevendo un caloroso benvenuto ed aiuto immediato: la sala ed i servizi del Club sono stati messi a nostra disposizione ed immediatamente alcuni membri del Club (tra cui una di Chiavari
.. ma sarà piccolo il mondo?????) si sono prodigati per farci avere le aggiornate previsioni meteo-marine nonché mille consigli su come e quando raggiungere la nostra meta finale.
Ad essere sinceri il morale del gruppo non era granché; dal DRAGUN sono stati gottati (tolti) circa 150 litri dacqua imbarcata durante il tragitto.
E la stanchezza era al limite ma il gruppo voleva continuare ed ha continuato.
Le previsioni e gli esperti locali ci dicevano che ci sarebbe stato un calo del vento e del mare e che successivamente il vento sarebbe girato ad est (manco a dirlo esattamente di prua al nostro cammino).
Ed allora attendiamo un paio dore, forse tre
e poi via di nuovo in mare
.. prima ora di vogata buona, un po di onde ma gestibili e vento scarso
poi quello che ti aspetti (se sei pessimista) o che non ti spetti (se sei ottimista). Il vento rinforza così come il mare ed esattamente contro la nostra prua.
La vogata di fa difficile: non si riesce a tenere il ritmo ed i remi spesso vengono mangiati dalle onde.
Buenos Aires è lì davanti a noi, la vediamo così vicina ma la sentiamo ancora troppo lontana sui remi!
Una motovedetta della Prefectura Naval ci scorta da lontano, preoccupata da questa strana barca e dai suoi occupanti.
due ore di pura sofferenza, di sforzo al limite della sopportazione, di incitamento continuo tra di noi, dal nostro capitano
.. ed infine finalmente stremati siamo arrivati dentro la diga foranea del porto di Buenos Aires.
Non fraintendete
abbiamo dovuto fare i turni per riposare e bere, 4 remi alla volta, perché comunque il vento era tale che faceva scarrozzare indietro il DRAGUN, ma almeno non cerano più onde.
E finalmente una barca dello Yacht Club Argentino di Puerto Nuevo ci viene incontro e ci annuncia che siamo arrivati!
ROSARIO BUENOS AIRES: ce labbiamo fatta!!!!
A domani per ulteriori notizie sullarrivo
.. oggi siamo troppo stanchi!
XV°-XVI°-XVII° Giorno - Missione in Argentina
Scusateci il ritardo per questo ultimo rapporto giornaliero ma anche le giornate a Buenos Aires sono state dense di eventi.
Come detto, mercoledi 19 Novembre lultima tappa da Tigre a Buenos Aires è stata costellata da difficoltà ma volevamo arrivare e ci siamo riusciti.
Allingresso del porticciolo dello Yacht Club Argentino a Puerto Madero, siamo stati accolti dagli applausi di numerosi nostri concittadini. Nonostante la stanchezza abbiamo eseguito, per lultima volta in terra argentina, lalza remi in onore dei presenti ma, ancor di più, per noi stessi e per lobbiettivo raggiunto.
Avevamo nascosto una bottiglia di champagne sul DRAGUN, senza farne troppa pubblicità, per la solita scaramanzia del caso; ed una volta disarmati i remi, abbiamo fatto saltare il tappo inondando il nostro Capitano Andrea Costa e tutti i membri dellequipaggio di champagne
. Insomma una sorta di premiazione di Gran Premio di formula uno. E poi, tutti daccordo, abbiamo atteso il Capitano Andrea Costa lungo la banchina disponendoci su due file parallele, per farlo passare tra di noi e rendergli il merito di averci portati sani e salvi durante tutte le lunghe e spesso difficoltose tappe argentine.
La serata, senza appuntamenti ufficiali (sempre per quella scaramanzia e forse consci che saremmo arrivati stanchissimi alla meta), è proseguita tra festeggiamenti tra noi fino a tardi.
Ma per qualcuno il lavoro non era ancora terminato. E quindi, giovedi 20 mattina, il gruppetto si alza presto per recarsi allo Yacht Club Argentino per disarmare il DRAGUN. Abbiamo smontato tutto e preparato il DRAGUN per il viaggio di rientro così come lo avevamo fatto quasi due mesi orsono a Genova.
Giovedi sera, abbiamo avuto lonore dei festeggiamenti con una cena voluta ed organizzata dal nostro amico e concittadino Antonio Rognoni con la presenza di Alfonso Clerici e di rappresentanti della Camera di Commercio Italo-argentina. E, manco a dirlo, abbiamo intonato tutti insieme (ma con il buon Bernardo Ginocchio come solista) ancora una volta Ma se ghe penso.
Venerdi mattina, i soliti fortunati si alzano ancora una volta presto per recarsi allo Yacht Club: alle ore 9,30 deve arrivare il camion con il contenitore per caricare il DRAGUN e portarlo in porto in attesa dellimbarco. Il camion arriva alle 10,00
.. ma immediatamente ci rendiamo conto che qualcosa non va
Mancano dei pezzi della sella di legno che deve alloggiare il DRAGUN
.. non ci sono più i regolatori basculanti che ci consentivano di sistemare il DRAGUN sbandato sul contenitore in modo tale che fosse completamente in sagoma con il contenitore! Un po di telefonate, discussioni
. Si alza anche un po la voce
ma nulla
i pezzi non vengono fuori. Ed allora non ci resta che inventarci altre soluzioni.
Fortunatamente avevamo portato alcuni di questi regolatori di riserva (troppo corti però per sbandare il DRAGUN) e tra tacchi, spessori, vari tentativi siamo riusciti a sbandarlo adeguatamente ed in sicurezza.
Mancano solo da sistemare le fasce di rizzaggio. Tale operazione non si rivela semplice in quanto si deve lavorare sul DRAGUN, che è sulla sella, che è sul contenitore, che è sul camion
. Insomma
..un po di equilibrismo ma finalmente alle 13,30 terminiamo il lavoro ed il DRAGUN parte per il porto in attesa dellimbarco, sabato prossimo, che lo riporterà in Italia entro Natale.
Nel frattempo, altri di noi ci attendevano alla Bombonera, famoso stadio del BOCA, insieme al buon amico Sergio Brignardello, Presidente del Genoa Club La Boca nonché cugino di Maria Franca Antola, che ci ha ospitato facendoci visitare lo stadio ed il relativo museo. Al termine della visita ho consegnato ufficialmente la bandiera del Genoa Club Camogli a Sergio così come Francesco Balocco ha consegnato il gagliardetto del Camogli Calcio ricevendone uno del Boca.
Ed infine, Venerdi sera siamo stati tutti graditissimi ospiti a casa dellamico A.Valiani, cognato di Pro Schiaffino, che ha fortemente voluto incontrarci e salutarci per una degna chiusura della nostra avventura argentina.
E cogliamo quindi loccasione per fare alcuni ringraziamenti a coloro che ci hanno aiutato in terra argentina:
- a Gianpaolo Carrea, che si è prodigato per lorganizzazione a Rosario per gli incontri con autorità e associazioni italiane
- a Oscar Schiappapietra, che ha voluto essere con noi nelle prime due tappe come pratico di bordo
e che ha garantito per noi nei confronti della Prefectura Naval
- a Hugo Bellone, che ha voluto seguirci nelle ultime due tappe con la sua barca a vela, la Carabela, e ci ha dato preziosi suggerimenti durante tutto il viaggio
- ad Antonio Rognoni e Alfonso Clerici, per aver messo a disposizione la struttura MED REEFER di Buenos Aires per risolvere le problematiche doganali e logistiche a Buenos Aires e per la splendida cena offerta in nostro onore
- a Fernando Stockl di MED REEFER, che è stato luomo della dogana e grazie al quale il DRAGUN è arrivato sano e salvo a Rosario ed ora ripartirà per lItalia
- a Angelo Valiani e Signora, per la cortesia ed ospitalità nella loro splendida casa di Buenos Aires
Ed infine, volutamente lasciato per ultimo, una ringraziamento speciale per Jorge Bertoni, il nostro uomo in Argentina per la perfetta organizzazione degli incontri, degli spostamenti, per la continua e totale disponibilità e pazienza, per i suoi Mamma miaaa!!! e per lamicizia venutasi a creare tra Jorge e tutto il gruppo.
Porteremo per sempre con noi il ricordo di questa splendida avventura e speriamo di essere riusciti a trasmettere a tutti voi le emozioni che abbiamo provato.
I Dragonauti vi salutano e vi danno appuntamento ovunque nel mondo, dove il DRAGUN li porterà.